Itinerari a Firenze tra i luoghi di Dante Alighieri

Consigli di viaggio
Agosto 4, 2025

Questo itinerario attraversa il cuore medievale di Firenze, tra luoghi danteschi e testimonianze storiche.

Ilaria Billeri

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Dante e Firenze hanno avuto un legame intenso, ma tutt’altro che pacifico.

Nato qui nel 1265, Dante amò profondamente la sua città, ne percorse le strade, ne respirò l’aria politica e culturale, e ne trasse ispirazione per la sua opera più grande. Ma fu anche costretto a lasciarla, condannato all’esilio nel 1302, senza mai poter fare ritorno.

Nella sua opera somma, la Divina Commedia, Dante descrive Firenze come una città dominata da tre grandi mali sociali: cupidigia, potere e denaro. È una critica lucida e dolorosa, che colpisce una città divisa, corrotta e travolta dagli interessi di parte.

Eppure, nonostante l’esilio e la delusione, Dante non smise mai di riconoscerne la grandezza. La chiamava “la gran villa”, o ancora “il bello ovile”, lodando l’ingegno dei suoi cittadini e la maestosità di opere come il Battistero di San Giovanni, che ammirava profondamente.

Un amore ferito, ma mai spento: così si può riassumere il rapporto tra Dante e Firenze.

Dante e Firenze

Oggi, camminando tra le viuzze medievali del centro storico, è facile imbattersi in lapidi e iscrizioni che ricordano il rapporto tra il poeta e la sua città.

Un legame ancora vivo, segnato da affetto ma anche da ferite mai rimarginate.

Proprio ai piedi del Battistero di San Giovanni, luogo in cui Dante fu battezzato, si trovano due lapidi commemorative. Una celebra la consacrazione dell’edificio nel 1059; l’altra ricorda il desiderio del poeta di poter rientrare a Firenze. Desiderio rimasto, purtroppo, inascoltato.

Mappa dell’itinerario

Questo itinerario attraversa il cuore medievale di Firenze, tra luoghi danteschi e testimonianze storiche.

Ecco le tappe principali che percorreremo insieme:

  • Battistero di San Giovanni
  • Quartiere Dantesco (Casa di Dante e Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi)
  • Torre della Castagna
  • Chiesa di San Martino al Vescovo
  • Basilica di Santa Croce

Tappa 1 – Battistero di San Giovanni

“Il mio bel San Giovanni”, così lo chiama Dante nel Paradiso.

È qui che viene battezzato, ed è questo lo spazio sacro che definisce l’identità spirituale e culturale della Firenze medievale.

Battistero di San Giovanni a Firenze

Nel XIX canto dell’Inferno, Dante racconta un episodio personale: mentre si trovava nel Battistero, salvò un bambino caduto in uno dei quattro pozzetti che circondavano il fonte battesimale, rischiando di danneggiarne la struttura. Un ricordo vivo e umano, che collega la sua memoria al luogo sacro.

Ancora oggi, due lapidi commemorano il legame del poeta con questo luogo, simbolo della sua Firenze.

Tappa 2 – Il Quartiere Dantesco

Il cosiddetto “Quartiere Dantesco” è una delle zone più suggestive del centro storico.

Qui l’atmosfera medievale è ancora palpabile: vicoli stretti, case torri, chiese raccolte. È il cuore della Firenze vissuta da Dante, dove trascorse l’infanzia e la giovinezza.

Casa di Dante

La casa-museo si trova in Via Santa Margherita. Anche se non si tratta della vera abitazione del poeta, oggi ospita una mostra permanente dedicata alla sua vita e alla Firenze del XIII e XIV secolo. Un ottimo punto di partenza per chi vuole comprendere il contesto storico e politico in cui Dante visse e scrisse.

Casa di Dante. Foto di Gianni Careddu

Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi

Poco distante si trova questa piccola chiesa romanica, legata alla figura di Beatrice Portinari. Qui Dante l’avrebbe incontrata per la prima volta, e — secondo tradizione — qui sarebbe sepolta.

All’interno, i visitatori lasciano ancora oggi lettere d’amore a Beatrice, rendendola una sorta di “santa laica” dell’amore ideale.

Tappa 3 – Torre della Castagna

Situata vicino a Piazza della Signoria, questa torre medievale è tra le poche rimaste intatte a Firenze.

Nel 1300, quando Dante fu nominato priore della Repubblica Fiorentina, la Torre della Castagna era la sede delle riunioni dei priori. Per questo è anche conosciuta con il nome di “Bocca di ferro”: le votazioni avvenivano attraverso un sistema di castagne usate come schede, da cui il nome.

Torre della Castagna. Foto di Di Francesco Bini.

È un luogo chiave per capire il coinvolgimento politico di Dante e le cause profonde del suo esilio.

Tappa 4 – Chiesa di San Martino al Vescovo

Questa piccola chiesa oggi poco nota è legata a un momento privato della vita del poeta.

Si ritiene infatti che qui sia stato celebrato il matrimonio tra Dante e Gemma Donati, appartenente a una potente famiglia fiorentina.

Nel XV secolo, la chiesa fu soppressa e convertita in sede di una confraternita per l’assistenza ai poveri. Oggi conserva un’atmosfera intima e raccolta, lontana dai flussi turistici.

Tappa 5 – Basilica di Santa Croce

Ultima tappa del nostro itinerario, ma certo non per importanza.

La Basilica di Santa Croce è considerata il “Pantheon” di Firenze: qui sono sepolti Michelangelo, Galileo Galilei, Machiavelli.

Basilica di Santa Croce

Dante non riposa tra loro, ma un cenotafio imponente, realizzato nell’Ottocento da Stefano Ricci, ne celebra la memoria.

Le statue allegoriche che lo adornano richiamano i temi della Commedia, e ricordano il valore eterno del suo lascito letterario.

Firenze, che lo esiliò, continua a rendergli onore.

Curiosità e approfondimenti sulla vita di Dante

  • Sapevi che Dante prima di diventare poeta fu prode cavaliere nella battaglia di Campaldino tra guelfi e ghibellini?
  • Sapevi che Dante e Beatrice in realtà non si sono mai “fidanzati” e che l’amore platonico che Dante ha sempre provato per lei fin dall’età di 9 anni ha fatto sì che sua figlia, avuta con Gemma Donati, si chiamasse proprio Beatrice?
  • Sapevi che Dante e Beatrice in realtà non si sono mai “fidanzati” e che l’amore platonico che Dante ha sempre provato per lei fin dall’età di 9 anni ha fatto sì che sua figlia, avuta con Gemma Donati, si chiamasse proprio Beatrice?

Suggerimenti pratici per il tour

L’itinerario dantesco è perfettamente percorribile a piedi, ed è adatto a tutte le età. Le tappe sono vicine tra loro e tutte situate nel centro storico.

Alcuni consigli utili:

  • Accessibilità: tutti i luoghi sono all’aperto o visitabili con facilità. Il percorso è pianeggiante.
  • Biglietti: la Casa di Dante è l’unica tappa con ingresso a pagamento. Le altre sono gratuite o visitabili dall’esterno.
  • Durata: per visitare tutto con calma, prevedi circa 2 ore.
  • Periodo migliore: l’itinerario è perfetto tutto l’anno, ma l’autunno e la primavera offrono la luce migliore per godersi la Firenze medievale.

Per vivere davvero questo viaggio tra storia, poesia e luoghi simbolici, il modo migliore è affidarsi a una guida esperta.

Ti accompagnerò attraverso secoli di storia, tra versi, curiosità e aneddoti che solo un racconto dal vivo può restituire pienamente.

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